Esempi europei per Porto Marghera
TRANSLITERA #1
1|2 dicembre 2021
TRANSLITERA #1
Per similitudine l'intento di questo ciclo è quindi mettere in luce processi e progetti che potrebbero o, nei casi migliori, hanno permesso la rigenerazione della città riscrivendola secondo nuovi principi, funzioni e, dunque, comportamenti.
LE DUE GIORNATE
L’Ordine degli Architetti PPC e la Fondazione degli Architetti PPC della provincia di Venezia in collaborazione con M9, Museo del Novecento di Venezia e Fondazione di Venezia hanno inteso avviare un ciclo di convegni sul tema della città, indagando temi che spaziano dal riuso di aree urbane degradate alla rigenerazione urbana di comparti industriali come motore per disegnare le città future, dall’accrescimento di valori economici, culturali e sociali in contesti urbani al ruolo
della professione per costruire scenari possibili.
TRANSLITERA, titolo scelto per questo ciclo di convegni, vuole richiamare al significato del termine “translitterazione” inteso come la trascrizione di un testo secondo un sistema alfabetico diverso dall’originale.
Per similitudine l’intento di questo ciclo è quindi mettere in luce processi e progetti che potrebbero o, nei casi migliori, hanno permesso la rigenerazione della città riscrivendola secondo nuovi principi, funzioni e, dunque, comportamenti.
Il primo convegno si è tenuto nei pomeriggi dell’1 e 2 dicembre, presso l’auditorium Cesare De Michelis del museo M9 e ha avuto come titolo: “Esempi europei per Porto Marghera”.
Porto Marghera inteso per sineddoche come tutta l’area di Porto Marghera.
Nel corso di ogni pomeriggio sono stati presentati 4 casi studio di processi di rigenerazione urbana in ambito europeo, selezionati tra quelli che presentano problematiche simili all’area di Porto Marghera, intervallati ad interventi di natura tecnico-normativa a cura di specialisti del settore.
L’1 dicembre i casi studio trattati hanno riguardato le città di Oslo, Taranto, Trieste e Amburgo; il 2 dicembre sono stati presentati i casi studio riguardanti Barcellona, Venezia, Copenhagen e Ravenna.
Il Prof. Roberto Bosi ha moderato le due giornate, introducendo gli inteventi e il dibattito in sala.
Tra i relatori invitati durante la prima giornata sono intervenuti tra gli altri: l’architetto norvegese Stein KOLSTǾ, dirigente dell’Ufficio Pianificazione del Comune di Oslo che ha lavorato a lungo al progetto che ha portato alla nascita di Fjordbyen, rigenerando un’area a vocazione industriale di 228 ettari in un nuovo quartiere con linee architettoniche sorprendenti e un concept all’avanguardia; il Prof. Dr. Dirk SCHUBERT, in collegamento da Amburgo, che ci parlato del grande progetto di rigenerazione urbana denominato Hafen City, che interessa un’area di 223 ettari nella zona portuale della grande città anseatica.
Durante la seconda giornata sono intervenuti tra gli altri: il Prof. Arch. Francesco ROSSINI, in collegamento da Hong Kong, che ci ha raccontato delle trasformazioni della città di Barcellona e del suo waterfront in continua trasformazione dalla metà degli anni ’80 quando fu oggetto del celebre masterplan redatto dallo studio spagnolo MBM Arquitectes.
Gli altri relatori invitati sono stati, in ordine di intervento: il Pian. Andrea RUMOR, che ha introdotto il tema descrivendo la situazione attuale dell’area di Porto Marghera, individuandone limiti, criticità nonché le enormi potenzialità; il Prof. Arch. Matteo DI VENOSA, per il caso studio Taranto; il Prof. Pian. Giuseppe DE LUCA, che ha illustrato le linee guida che regolano il quadro tecnico nazionale; la Prof. Arch. Antonella CAROLI PALLADINI, sul caso studio Trieste; il Prof. Arch. Mauro GALANTINO, sul caso studio Venezia; la Prof.Avv. Elda TURCO BULGHERINI, che ha commentato nello specifico il quadro normativo delle aree portuali; l’Arch. Maria Cristina GARAVELLI, sul caso studio RAVENNA.
Foto:
Courtesy @M9museum, foto di Giorgia Rorato