“DIRITTI IN CITTA’. Gli standard urbanistici in Italia dal 1968 ad oggi” | IUAV | SCUOLA DI DOTTORATO - AMBITO DI RICERCA URBANISTICA
“DIRITTI IN CITTA’. Gli standard urbanistici in Italia dal 1968 ad oggi” | IUAV | SCUOLA DI DOTTORATO – AMBITO DI RICERCA URBANISTICA
04/02/2022
L’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia ha partecipato alla presentazione del libro “DIRITTI IN CITTA’. Gli standard urbanistici in Italia dal 1968 ad oggi”.
La giornata di studio è stata organizzata dalla Prof.ssa Maria Chiara Tosi e dal Prof. Stefan Munarin docenti IUAV Università di Venezia.
Il tema degli “standard” coinvolge fortemente la comunità dei professionisti rappresentata dagli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani.
E’ stata un’importante occasione di confronto su cosa significhi oggi progettare/pianificare la città a partire dal D.M. 1444/1968. Per la prima volta nel 1968 si stabiliva “la dotazione minima, inderogabile di mq. 18 per spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde pubblico o a parcheggio”.
Stabilire quale dovesse essere la dotazione minima di servizi al cittadino è stata una conquista sociale grandissima. Ha consentito di dotare le nostre città di un enorme patrimonio pubblico in termini di servizi.
Giardini, centri civici, scuole, palestre, parchi hanno cambiato le sorti di ampie fasce di popolazione. In taluni casi hanno dato luogo ad architetture magnifiche, senza tempo, adeguate al luogo in cui si trovano, ma hanno anche prodotto grandi difficoltà nella gestione, mantenimento e rinnovamento di questo patrimonio.
Oggi, dopo 54 anni dall’emanazione del decreto 1444, e dopo questa pandemia che stiamo ancora vivendo, che ha cambiato per sempre i nostri orizzonti, la comunità dei professionisti ha l’imperativo di parlare della qualità dell’abitare lo spazio privato in relazione a quello pubblico, ha il dovere di superare la logica degli standard e la logica della tecnica stretta che sono servite a dare risposte in un periodo storico del nostro paese ben diverso da quello attuale.
La capacità, di architetti e pianificatori, di costruire visioni e scenari futuri dell’ambiente costruito, deve basarsi sulla multidisciplinarietà degli approcci al progetto della città.
L’incontro di studio è stato ospitato nella sede dei Tolentini presso l’aula gradoni della biblioteca.