ABITARE IL PAESE 4° EDIZIONE - LA CULTURA DELLA DOMANDA "ATTIVARE COMUNITA' EDUCANTI: NUOVE GENERAZIONI PER UN PROGETTO DI FUTURO"
ABITARE IL PAESE – LA CULTURA DELLA DOMANDA
26/02/2022
Il 26 febbraio è stata presentata a Roma la 4^ Edizione del progetto “ABITARE IL PAESE – LA CULTURA DELLA DOMANDA” (progetto realizzato dal CNAPPC con la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi) il cui tema centrale è “Attivare comunità educanti: nuove generazioni per un progetto di futuro”.
Durante i lavori della mattinata, moderati da Claudio Tucci (Il Sole 24 Ore), il Presidente di CNAPPC Francesco Miceli ha sottolineato come la scuola sia un elemento centrale di ogni città, affrontarlo equivale a affrontare quello più generale della città del futuro all’interno di una strategia di rigenerazione urbana in cui la trasformazione e riqualificazione degli spazi urbani miri ad una più adeguata qualità di vita, in termini di vivibilità, relazioni sociali e di servizi. Ha poi posto l’attenzione sulle 195 scuole innovative, sostenibili ed inclusive, previste dal PNRR, per la realizzazione delle quali sarà bandito un concorso di progettazione a due gradi.
In merito al concorso è intervenuta anche Simona Montesarchio, Direttore Generale per interventi in materia di edilizia scolastica – Ministero dell’Istruzione , che ha illustrato le linee di intervento relative alla scuola e comunicato che la documentazione del concorso pluriaree, fatto in accordo con il CNAPPC, sarà pubblicata sia sulla piattaforma concorsi.awn sia nel sito del Ministero.
Per Carla Rinaldi, Presidente di Fondazione Reggio Children, la nuova scuola post pandemia deve fare emergere il legame imprescindibile tra qualità dell’apprendimento e qualità dello spazio; l’alleanza tra pedagogia ed architettura deve necessariamente allargarsi all’intera comunità educante (famiglia, città, istituzioni): una comunità diffusa che, dopo l’esperienza della pandemia, cerca di interpretare spazi e tempi in modo del tutto nuovo.
Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha affermato che il concetto per cui la “scuola come un corridoio su cui si affacciano una serie di porte chiuse” è ormai superato dall’idea di “scuola quale centro della vita collettiva su cui fondare una rigenerazione del contesto urbano”. La scuola deve sapersi connettere con lo spazio che la circonda dove poter sperimentare, crescere e trasformarsi.
Per Graziano Delrio, componente del Comitato scientifico Fondazione Reggio Children, la ricostruzione della nostra società, a partire dalla scuola quale “grande infrastruttura sociale”, non può essere una questione di competenza dei soli professionisti, ma deve coinvolgere tutti (famiglie, associazioni, istituzioni) perché è attraverso questo sforzo collettivo che la Comunità diventa educante: si educa per evidenziare il talento, la qualità, per fornire stimoli, senza perdere di vista il fatto che i bambini, i ragazzi, sono sempre portatori di idee da cui ricavare sollecitazioni per la progettazione degli spazi.
Hanno concluso la prima sessione di lavori Lilia Cannarella, del Dipartimento Partecipazione, inclusione sociale, sussidiarietà del CNAPPC, e Barbara Donnici, Manager di Fondazione Reggio Children, illustrando in particolare gli esiti del progetto AIP 3 e presentando AIP 4, oggetto di un successivo workshop pomeridiano per i soli referenti e tutors dei diversi Ordini partecipanti.
foto: Arch. Chiara Carrer